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SEBASTIANO SERLIO

ALLI LETTORI,

Iscretisimi Lettori , la cagione, perch'io fia ftato cofi liccntiofo in molte cofe , hora la dirò. Dico che conofcendo,che la maggior parte de gli huomini appe tifcono il più delle uolte cole nuoue , & maflimamente che ne fono alcuni, che in ogni piccola operetta, che facciano fare,gli uorebbono luoghi affai per porui lettere, armi imprefe , & cofè fìmili : altre iftoriette di mezo rilieuo, ò di baffo: alcuna fiata una teda antica , ò un ritratto moderno,& altre cote fìmili. Per tal cagio- ne fono iotrafcorfòincotailicentie , rompendo fpeffe fiate uno Architrauc,il Fregio , & ancora parte della Cornice: temendomi però dell'autorità di alcu- ne antichità Romane. Taluolta ho rotto un Frontifpicio per collocami una riquadratura, ò una arme. Ho fafciato di molte colonne,pilaftrate,& fuperci- lij rompendo alcuna uolta de gli Fregi,& de Triglifi,& de' fogliamini. Le quai tutte cofe leuate uia,& aggiunte delle Cornici , doue fon rotte, & finite quelle colonne che fono imperfette,le opere rimarrano intere , & nella fua prima for- ma . Et perche quanto al difcriuere le miftire io fon flato molto breue : il dili- gente Architettore le trouerà tutte minutamente , faccendo cofi s'immaginerà di quanti piedi hauerà da effer larga la porta,faccendo di uno di quei piedi parti dodici, che faranno oncie,& di una oncia farne fei parti detti minuti : dipoi co- mincierà a mifurare una colonna , la quale trouerà ( effempio gratia ) un piede, & fette oncie,& tre minuti, & mezo :& la pilaftrata farà perla metà di effa co- lonna^ cofi la colonna farà otto groffezze in altezza , & farà diminuita la feda parte nella fommittà. Con quella regola trouerà tutte le mifure a parte a par- te. Et uolendo poi ridurre l'opera in forma grande, farà del piede giufto tante oncie,& d'una oncia tanti minuti . Et cofi hauendo il compaffo piccolo per l'opera piccola , & il compaffo grande per la grande, trafporterà la co fa picco- la in forma grande che non fallirà punto. Ma o uoi Architettori fondati fopra la dottrina di Vitruuio ( laquale fommamente io lodo, & dalla quale io non in- tendo allontanarmi molto ) habbiatemi per ifeufato di tanti ornamenti,di tante riquadrature,di tanti cartocci , uolute & di tanti fuperfluì: & riabbiate riguardo al paefe,doue io fono,fupplendo uoi doue io hauerò maneato:& ftate fani.

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DESCRITTIONE DELLE

TRENTA PORTE

R V S T I C H E.

T^imier amente la porta qua dauanti , come ho detto, e alla e afa del %euerendif. & lìlu- flrif Cardinal di Ferrara 'Don Hippolito da Sfte : la quale e di opera tofana ve flit a di ruflicOyle colonne della quale uorebbon ef fere di fette diametri, e wìgr offese, pren- dendo tal mi fura da baffo fecondo li precetti di Vitruuio : ma per effer effe colonne ine affate nel muro , & anco cinte dalle f a- fcierufiiche&non emendo [opra effe gran p e follìe fi faranno di noue grojfez^e alteconlebafe, & il capitello. Lafuagrojfe^ K^a fi immaginerà un piede, & me\o. Lefue pila frate dalli la- ti faranno per la metà della colonna . L'altera del piedi fallo farà piedi tre. L'apertura dellaporta in larghe^ farà piedi otte. L'altez^z^a fin fiotto ì arco farà piedi fedici . Le colonne nella parte di foprafaran diminuite la quarta parte . L'zAr- chitraue farà per la metà della colonna, cofi il fregio, £5* anco la cornice . llfrontifpiciofiarà dalregolo della cornice fin alla (uà acuteT^a, piedi tre. Li conij dell' arco faranno talmente com- partiti,che quel di /neofita laquartaparte più largo degli al- tri . Quanto all'opera di legname, fi aprirà dalla fafeia ingiù: ma dalla fafeia in fu , ella farà fermata nell'opera di pietra, bercio che l'altera dell'apertura farà piedi undici ,a un quar to. Et chi uorrà quefiaportafo maggiore, o minore,accrefca , ò diminuì fa li piedi .

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La preferite porta e di opera Tofcana, ma di baffo rilieuo di un cRtiflico diHcato: la larghetta della quale ì piedi i, & irte- lo immaginati . L'alte/^afua farà piedi tredici. La front e di una colonna farà un pie de. Lapilaflrata me^o piede. Fra le due colonne ui è un piede ,& me\o . L'altera del piedi ftaU lo ì piedi tre. Laltel^a delle colonne e piedi dieci , & mez^o ne perciò fono uitiofeyper e/fere di baffo0 appreso luna all'al- tra. l'<*Ar chitraue, il fregio , & la cornice farà la quinta parte dell'alterca della colonna . La leuation di meZjO farà tanto alta col front ifficio , quanto e larga laporta.Lafua largherà con le colonnelle e quanto contiene lepilajìrate della porta . 6t in effa leuatione,fe la porta farà à una cafapriuata , & che l'en- trata fua habbia bifogno di luce , ella feruirà per fine (Ira. Et anco non le accader a lue e, fi potrà in effa mettere qualunque co- fafiuorrà.

QueBa porta } tutta opera Tofcana ornata di rufìico. Le colonne di ejjafono di dieci gr offe z^z^e in altezza : che co fi le de [erme Vitruuio nelTempio tondo nell'opera Tofcana. La fua groffe&zja farà di un piede, Q? mez^o . St faranno li due terz>i fuori del muro . Fra iuna , & l'altra farà lo [patio di mez^a colonna. Dalte^zji di un pie diB allo farà tre piedi, & dueterZji. La altezza della porta farà piedi fette,& un quar- to. DalteT^afua farà piedi quattordici, & tre quarù. U Ar- chitrave sfregio 9 & cornice farà la quarta parte dell'alterca della colonna 8t fatto del tutto diecepartiitre faranno per tAr- chitraueiquattrofilafcieranoper il fregio: et quattro fi daranno alla cornice. Dal quadreto di effa cornice fin allafommittà del fiontifpicwfarà piedi quattro . Li coni] dell' arco faranno tal- mente compartiti, che quel di me^ofia la quarta parte più degli altri. La riquadratura, che rompe il Fregio,& l'oArchitraue, e li e enti a antica per metteruigran numero di lett ere . £t chi non la uorrà,la leuifé rimarrà l'opera integra.

La preferite portai tutta Dorica mtfta colico, & 'col teneroperCapriccio. Tenero e quel cucino fopra hcapaelli fat- toperlnabil^na. Sta chi non piacer. r, facci correrelafa- Caa tffopra effa metta un cimato £t cofila r,quadratura,che {o^eUyegichinonlauorraUku^ Cornice . % ilmedeftmo farà di quei peK^t Hufiichifra le cormcidelfrcntifticioMuali^ nice Or pariamo delle mifure . La larghe'Qa delia porta } medi otto !& e I-altera fra piedi tredici, &mz* La JoffcXz..a di una colonna e uno piede, e? ntf&& em altcKXA

Uidm&metd. Le pillate dalli laticiafcuna e tre quarti

tapine deÈaltelZéMa colonna. Dalla fafaa in luogo di Jrchitrauealla cima del front, Juicio mfono quattro piedi, & un quarto . Li coni) faranno dicianoue , facendo quel di me- zj> maggiore della quarta parte.

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b 2.

Taira forfè ad alcuno che lapn ferite porta fa, come la paf- futa pere/Ter le colonne fafaate diT^fico^ome Ultima chi ben confiderei tutte le parti, la trouarà afai differente Quefl a porta adonque e tutta 'Dorica tramenata diT^flno lu largherà di ejfa e piedi otto , & tre quarti . La fu* al- teZ&afara piedi quattordici & un terzj). La grafemi di una colonna farà piede uno,& mez,o. L'altera della co- lonna (ara piedi dodici C mezjo . Vaitela del piedi fado Ja- , à piedi tre , &un quinto . Le pilaf rate faranno per me{a colonna . L'Architraue , il Fregio, & la Cornice far anno per la quarta parte della colonna . eMa auuertifa qui , lettore , di fare al piombo delle colonne li due menfolom : la fonte de' qua- li farà per mez,a colonna , & la loro altera farà tre quarti dieffa colonna : et fra li due menfiloni faranno cinque trigbphi, &fei metope. Le quai mifure trouerai ,fe ufr ai diligenti a, nel compartire, & nel mifurare . Et condotta alfine queVa opera, la trouerai riufcire à fatisfatione de' giuditioi. Il fon tifbiciofaràalto da fittolo feudo allafua ama piedi tre, et me- zio . Li conq del mezjo cerchio far anno diciafette;ma quel di mez,ofarà la quarta parte maggiore degli altri.

Gliepnrcrancofaìluoleruariarìn tanti modi quelle co fé, l ernah. hantoin [e pochifimì termini: che 'quando fi bara fot- toaunafnefrafounaportafipraejfa la fu* cornice pura, od ir mtMiìo, diritto o tondo,non uifara da uariare altrimenti. Et io che mi- fon dato afare cinquanta forte tutte differenti, et di- fJerfelJadal'altra,mnfaròfocoafatisfareatutti:furean-

dn, faccenda quanto io [afro . La prefente porta e tutta Do- rica ma (Ir auellita,& fatta mafchera,come fono lecolonnenon Unite , ma ui Conferò lefue mifure . 9&i due quaderni fi- era effe colonne, che romfono t<Urchitraue , ilfregio , & far te deli "cornice: quei tre peX&ruflici, liquali trauerfano ,1 fregio, e l Architraue , & il Sufer ciglio : le quai tutte cofe leuate ma, U porta rimarrà pura:& ut fi troueranno tutte ^ mifure 0 la dLbuittone de tngliphi, tf delle metope. tMatalfiata ,Ìtbuomo,cbe narra uariare dagli altri fi contenterà di quefìa inuentione. Quanto alle mifure, s'immaginerà che ma colon- na fiagrofla un piede tfmezj>,& piede fatto dodtaparti, da quello fi traranno tutte le mifure.

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Laporta qua dauanti e tutta Dorica , di baffo rilieuo , mijìa di runico delicato. L'apertura di effa in larghetta e piedi fei,& e alta dodici . Le colonne fon piane : (f le due infieme fanno unpilaflro. <£Waper far ioperapiugratiofa se inca- uatofia effe colonne quanto e la metà di una . Vaitela del piedijlalloepiedinoue. L>architraue,fregio>& cornice Cono in altezza piedi quattro. Et [opra le colonne uifòno li mensolo- ni in luogo di triglifi fra li quali ui e un riquadrato per metter ut delle lettere . Et chi non la uorràja leui uia , & gli compar- tita li triglifi. Etfimilmentefe quei duoi riquadrati attaccati alle colonne, & quelle fafcie runiche, che cingon le colonne & la pilaflrata, non piaceranno Je leui uiaiet la porta rimarrà tutta netta. L 'altera delfrontijpicio farà piedi tre dal cimatio della cornice fnfotto le mafchere.

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la preferite porta dimoHra ejjer fatta di legnami>cofi imperfet- ta di membri particulari : ma, quanto all' uniuerf ale, ni fono of- feriate le mifure . 6t ben che li due interuallifra li due trìgli- fi [opra le due colonne yfiano maggiori degli altri , queflo non e er- rore, anz>i tal uarietàfi moftra grati oft à chi non uorrà effere più che rigor ofo neUi termini dati da Vitruuio , il quale ne (uoi Jcritti non pof ette antiuedere tutti gli accidenti.

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^ejla porta participa del Dorico , & del Ionico mìfio col <jRupco , &anco di opera lateritia . Le colonne fono Dori- che quantunque non uifiano tutti li membri delle bafe,& de e a pitelli. Vi e perciò la materia da fargli , ojferuando le mifu- re. Le quai colonne , ejfendo quefa opera Cfoda, fino fette par- ti, (f meXo in altezza. Il coniofopra l'arco è Ionico, per no n e fere intagli. Li conij de l'arco fono internati farti fono ru - pei, parti di pietra cotta,peruariare l'opera: & cofi le pila/Ira- te medefìmamentefono uariate .cofa che torna beneinopera9 come ne dimoftra qualche uefiigio il portico di Pompeo , douefi de opera lateritia,& pietra urna tnfiemc;

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Qttefta reprefenta ejfere di legname, ofieruat opero ìlcofiume Dorico, U altera delle colonne e otto parti, &me7a,per eC- fere due propinque una all'altra: J\V m fono le bafe,ne capitelli, ma per •più fortez^z^a fono cinte di f erro, cofi da alto, come da baffo. Et come ho deto dell'altra ,fe queHa farà fatta di mar- mo Greco ueneggiatoperlo longo, ella tornerà bene: o di qualche pietra giattetta, come io ne ho ueduto in alcuni luoghi minerali, adoperando poi l'artificio dello fcar petto in far gli le uene potrebbe fatisfarek qualcuno; & anche perì entrata di un giardino, ella riufeiria a farla di legname nel modo apunto , che qui fi di- mofira, di Larice , di Tino, di CaHagno,o di 7iouere , o di altro legname refifiente alla pioggia,^ al file.

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gxefta porta e Dorica dilicata mifìa, Slegata di opera ruftica,con la fra wfìa difiributione de i triglifi, & delle mcto- fé. ben che parte di efje metope & triglifi fon coperte delle riqua drat ure fofra effe, per collocami gran numero di lettere. Le colonne di que/ìefòno di onogroJfeQe,& me^o. £t, come ho detto delle altre , elle fono comportabiliper tre ragioni. Vri~ ma,fer effer la ter&a parte inferte nella muraglia fono fortini- me . Secondo per effer cinte da quelle fafcie rufliche Mi è le- uata quella gracilità. Terz.afer effer fc aneliate dimoiano maggior gr offesa per cagione della mrtu vifiua, laqualefiua dilatando per le concauità, doue la cofafarefiugroffa, che non è in effetto.

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La preferite porta è Ionica mìfta,& legata col runico . Le colonne della quale fusero di tutto tondo ^ in ifola , uerrebo- no ejTere di otto parti , o al più di otto , &me&o ma perche fono unaparte nel muro, &anco cinte da quelle fafcie , elle fono un- dici grofezJ(e in alte^z^a. Ter la quale co fa l'occhio ne apaga . £t chi le uorràpmgrojje , che nonfano , che di nuoue grofeTXe le potrà far e , obferuando tutte le altre mfure & de piedi (falli et corniciamenti^mafaccendopero le pilaf rat e per la meta del/a grofe^a della colonna*

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Sh^efìa porta per non fati ere cromie , le quali fono lauera cornìiione delle fpecie dell'edificio , non fi 'può dire , do e rustica: j\Qgi7 } dimeno lo^drchitraue ha del Ionico . 6t co fi il Fregio , perejfèrpfdmnatOy&fi* Cornice e ancora Ionica. La parte di melo [opra effaper cafone de le rnenfole j che fono nel fregio, uicne d efier opera ccmpoftj.

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La preferite porta è Ionica accompagnata , & legata con do- perà "Rufìica . Le colonne delle quale fono dieci parti in dtezr zj*. St, come ho detto delle altre, per effer cofiapprejfo Ima al- l'altra ,& * cinte del ruftico in tanti luoghi elle non fono punto uiciofe. Li capitelli di ejfefidifcoflano da i precetti di Vitru- uio . Nondimeno io ne ho ueduto affai antichi di fimili forma , che rie fono bene 9 anz^i l'occhio più ne^ contenta , per la richezjzji degli ornamenti , che di quello che è ferino da Vi-

trumo .

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Quefta e tutta Corinthìa mi [la & legata dalt opera rupe a. Le colonne di ejfa fono in altera dieci parti £5* mez>o,con le fue bafe/J* capitelli . 6t ancoraché elle non fu/fero cinte da quelle fafe le , nonfarebbono uitiofe , uolendoferwfì dell'autorità delti antichi Immani . Perciò che in alcuni archi trionfali in 7{oma ne fono di undeci diametri in altera.

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La preferite porta e opera rufiìca dilìcata, & piana, ve fìt- ta di tre ordini , cioè Dorico, Ionico, &Compofito . Le colon- ile dalli lati fono Doriche . £t benché paiono co fi gracili m al- teXz^a, elle non fono pero diuife , an{i uengono a effere dite pila- fin all'alto la porta ,come dinotano le bafe, & capitelli. <^Ma e 'fatta quella feparatione per più uaghe^a , & per prendere fo- fra effe le due mensole per ciafcun lato, le quali fono Ioniche, per non effere intagliate . Larchitraue , Fregio, & cornice fopra effe menfole dimoHrano opera Qompofita ,per effere li menfolonì nel t regio.

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Vno ^Architettore bizzarro ritrouando frale antichità una porta Corinthia , cioè lepilafirate , (fil/uperciglio , tutta ài un peT^o:^ era contrattala qnattordicefimaparte, come defcriue Vitruuio la Dorica, & la Ionica . Quejlo ^Architettore deli- beroferuirfene . 6t emendo fra molti fragmenti di antichità, trono due colonne piane opera Dorica . <i?kfa per non ejfere di quel? alt eZjZja,che à tal porta fi conueniua,gli pofe fitto due fi dilli : et difipra trono due menfoloni Dorici^ chefupplirono al- [alteT^adelfupercilw. Et cofiper compire il rimanente di ejfa porta, fi accommodb di alcuni pe%£i di [affo mjlici: (f di alcuni pezjzJ di cornice componendone nnfrontifpicio, con le fue accrotereefipra ejjo.

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Sìa ferina marauìglia dell'intendente <zArchitettore>che l ap- ertura di quella porta fia cofi piccola^ l'ornamento co fi gran

he leuano ef]o ponte ,haueJJero Jpatio da entrare nella inura- glia: £5* il detto ponte fi uenne aincajlrare in quello memÌ?ro>che e intorno l apertura di ejfa porta . Perciò che li bo?^z^i intor- vo a ejjafono di gran rilieuo . Et perche il iudiciofopotria dà- mnare tal ordine a unaforteT^a , & haueria ragione , che alle fortel^efìconuiene opera Toscana , o Dorica , & non opera di- licat adorne quejìa: ma io gli rijpondo, che l'ordinai per la entra- ta dì uno bettipmo giardino circondato dall'acque urne.

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LaprefenteportaediptuforteTtyBìco: mailfiontifhicio è 'Dorico . £t in luogo di colonne fono termini mefiti di giunchi te fiuti, & circondati da quelle fafcie Cufiche . La fornice diqueflaportaecofi rotta, per metterjì quella riquadratura^ nella quale fi metter a qualunque fcritturafl uorrà . Ter tro- ttare la mijura del tutto , s'immaginerà di quanti piedi babbi a ejpr larga la porta, par tendo un piede in dodici parti :& con quello trouerà la mifura del tutto.

Quettaportaper le colonne, & anco per quei pez^ì di cor- nici fi potrà chiamare Dorica mijla , & cinta di piu forte T{u- flico y la quale ì fatta di frammenti , comefiuede . 6t per non e/fere le colonne della fua conueniente alte'{zJa)eJpndo rotte nel- la parte da baffo, [egli e accommodato quei piedistalli con le fot- toiafi imperfette :

Quejla porta e tutta Corinihia mifa di due forte Tiuffico. Le colonne non fono ancora finite: ma ui è la materia ala flan- gia: & uifiuede lafua mi fura da baffo > nelmezjo, & da alto. Et cofi le foglie de i capitelli non fono ancor finite. 6t per effere il/rontiffpicio, €5* la cornice rotti in pm luoghi , ui ho accommo- dato quella forma ottagona,per metterm una arme dentro.

Quejìapartìcipa &del Dorico & delCorinthio . Et Do- rica per li due pilaflri piani a canto lepilaslrate. Limali, per fanlipiugratiofi, ho fatto quella diuijione sfacendone tre parti, emettendo in ciafcuna una fcanellatura nel mez>o ,é) "dalli lati uno incauo del triglifo Dorico: & poi le ho cinte da quelle fafcie dicRgfìico dilicato . Sopra quejle colonne ui fono due menfole Qorinthie , fra le quali ut e la metope'Dorica. Et il fre- gio e Cormthio, ma interrotto da quei conq ,perfegujr iordine delle pilaflrate.

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Quefìa porta e tutta Ionica "tnifta di 'Rufìico , tg legata di %uftico. Le colonne della quale, fono della fua conuemente aU tezj&a,et cofiilfuo sAr eh itraue, fregio, & cornice fino la quar t a par te dell'alterca di effe colonne . La quale proporzione tor- na bene per regola generale . Tlfupercilio diquefa porta non e piano, ne di me\o cerchio, ma e la quarta parte del tondo, £5* fi adi manda remenato a tempi nofiny 0" è antico . £t a fine che (opra effa porta fi pop mettere una grande arme, [egli e accom- modato nel Timpano quella forma di [e i facete.

Dipoi che io mi fon dato a far co li cent io/è , io ne faro pure una,che alli intendenti parrà licentiof(Sima}maperauentura à chi la uedrà fa in opera nel modo , ch'io la intendo, ne rìmarà fatis fatto . Lepilaflrate di quella fono Ioniche , & cefi il fre- gw^la cornice. & è contrata la quarta decima parte nel (o- m o di effa . Li menfoloni dalli lati in luoco di menfole fono Do- rici , Uquali haranno tanto di aggetto, cioè di jporto, quan- to e lafua altezza : Sopra li quali farà la cornice, che uerrà a fare copertura alla porta. L'ornamento della fineHrafopra a ejjafarà di baffo rilieuo . Le colonne dalli lati fono Doriche,^ di poco rilieuo. 6t quefla potrà fruire a una cafapriuatad'an- dito della quale prenderà luce dalla fenettra.

Qj£e{laportae di un 7{uflico boz^zj colmi, come dimoftra ildfegno . Le colonne delia quale fono di opera Dorica , anzjì fono plajìì i diuijì in colonne, come fi de alle bafe, & a capitel- li: Uarchitraue sfregio > & cornice fono di opera (ompofita tAltri la dicono Latina: oAltri Italica . 'Perciò che fu trotta- ta da T^maui , & fu fa nella fomma parte deìiaAmphitea- tro di'Rgma.

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Quefla è tutta Dorica , opera di baffo rilieuo , ne ui e punto di 7iujìico:ma li coni), tS^oz^ fino piani, ma rilettati due dita fuori del muro . L'altera delle colonne, per effer piane, & non portando pefo alcuno, fono in altezza noue parti : Stper hauer ancole fue pilaf rate dallilati , non fono mendofe anz^ife in tale cafofuffero di fette farti, [ariano nana tutta l'opera.

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Se nonfuffe la binaria dellihuomini , nonpconofcerebbela modella del li altri . 6t fero io poteuofare cote fi a torta T)o- rie a pura, come in e affetto fi 'uede 9 ferina andarla rompendo con fafcie& con li conij, erompere la belle^^afua. oTlia perche fempre furono, et fono,&t far ano per quato io credo) delti huomi ni biz2ari , che cercano nouita, io ho uoluto rompere et guadare la bella forma di que fa porta Dorica . Dellaquale il prudente oArchitettorefe ne potrà feruire pittando da banda le ale 5^- piche dalli lati delle colonne,^ anco leuare uia li coniche rom- pono l'oArchitraue 9 0* ilfupercilio . 6t cofileuar uia quelle fa- pie, che 'cingono le colonne, Joue la porta [ara Doricapura,& di opera dille afa , leuando ma il c2{ufiico , & mettere fra li tri- glifi le teli e di buoi che ,& li piatti: che ciafcuna co fa dino- ta ilfacripcio .

QueHa porta tien del Dorico JelCorinthio, del%ufico , 0" anco ( per dir il uero ) del be fiale. Le colonne fono Doriche. Lifiiot capitelli fono miUi di Dorico \ & Cormthw . La pila- strata intorno la porta e (orinthia, per gli intagli :&t co/i e lo Ar- chiti* aue , il Freg/o,& la cornice . Tutta laporta e circondata di Tiuflico, come [mede, guanto all'ordine beHiale, non fi può negare, che, effendoui gualchi fafi fatti da natura,che ban for- ma di b? [li e, eh e non fa opera beBiale.

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Ver finire il numero delle trenta porterRuFìiche,io ne ho fatto di tante forte, ciò io fono hormai tlanco,doue fono concet- to di immaginarmi un'arco trionfale di opera Tofcana miHa, conla'Hufìica^ llquale arco potrà feruire per laportadi una città, o fortezza , feruendofidi una delle porti per la por ticella, Cf l'altra fa finita . 6t quefia porta nel uero farà molto grata alti huomini, per la uarietà delle co , che ui fono . Primiera- mente li conij della porta principale fono uariati , uno dipeitra uiua, &l altro di pietra cotta . Stfimilmente quelle delle porti picole, & co fi ancor alle due fine fire chiufe di opera reticolare di pietra cotta, hanno lifuoi conij variati,?*? me de [imamente quello [patio fopra la porta ha lifuoi conij uariati . JA(V/ quale fi ^otrà far e ogni bella hifioria di me^o rilieuo ,oltra li nicchi dalli latti, ne i quali fi metteranno qualche Hat . Et appreffo ui è quella leuatione di mezj) colfrontijpicio , & quelle dalli lat- ti, doue potranno mettere diuerfecofe kuolontà del patrone. 8t qui fini fce il numero delle trenta por ti di opera Ttyfiicamì* [la con diuerfì ordini.

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DESCRITTIONE DELLE VENTI PORTE

DILICATE.

S Ora , che io ho sfogato la binaria nelle co m/sle,(flicentiofe,èben ragione ch'io trat- ti alquanto delle regolar t. 6t perciò lapre- fente porta e tutte Corinthia: & e contram la quarta decima parte, come la de ferine Vitruuìo nella Dorica, & nella Ionica. La cornice [opra effafarà di tanto fratto, quanto feporteranno le menfole: & farà copertura a effaporta . Sopra la cornice fa- raunafinefira. per dar luce alt andito della cafa: L'ornamento dellaqualefaradibafjoriliew&cofileale di elfa porta, & le menfole ancorafaranno di baffo rilieuo.

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Quefta porta è la maggior parte Ionica : ma le colonne delti lati fono 'Doriche, & di baffo rdieuo , talmente, che fipoffono di- re pilastri per lebafe, & capitelli: J\(£quali fono nichi , fgri- quadrature di pietre mille. Sopra le colonne fono menfole Ioni- che, le quali (ofiengono la cornice, [opra la quale e una fine firn per dar luce all'andito della cafa: la qualfineftra e ornata dalli lati, & difopra: liquali ornamenti fono di baffo rilieuo.

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l 2.

Quettaportae tuttaCompofìta , come fi uede nelle colonne, tànelfctArchitraue, fregio, C^ cornice. Le colonne di quejlafo- no di baffo rilieuo.fr a le quale ui e luogo da mettere diuerfe pie- tre miJle:fopra la quale nel timpano dal frontiste io farà aperto per dare luce all'andito della e afa.

3)

Queftaportanelueroe tutta Borica] quantunque il fregio fra occupato in parte da quella riquadratura,permetterui den- tro della frittura . ^Ma leuato ma e fra riquadratura fri potrà continouare li triglia le metope. Li pilaf rom dalli lati fon pia- ni, ma fono ciajcuno de fi cofidiuifi, Sfattone due colonnelle di baffo, acio che Coperà fra più piaceuole a riguardanti . 3\Te fi leuapero uia la forma de pila fin , continuando li membri delle bafe,& de capitelli. Perciò che li pilaftnfuffero cofr larghi, fenz^a opera alcuna drento , non farla tanto artificio, ne tanta bellezI{anelÌornamento di quefra porta.

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La preferite porta e tutta Ionica, ben che [opra le colonne ni fta la forma del capitello Dorico, co(a che per aueturafara biaf- mata dalli buoni ^Architettori. Tento che li buoni amichi, & anco li buoni moderni uorrebbono,che le colonne andafferofinfot to loArchitraue . oMa è dafapere, che ritrouandofiuno ^Ar- chitettore quattro belli fme colonne Ioniche, l'altera delle qua tierapiedi njiq.&oncieix. (5 'ne haueua altre tante affai più piccole di finiamo Jlabafiro, l'altera delle quali era piedi mi. & me&o. St uolendo fare una porta, l'apertura della quale Me piedi <vij.& melo in larghe^tatf xv. piedi in altera, fi uofe Cernire di quelle colonne , mettendo fiotto le prime colonne unafottobafe di piedi j. & oncie ij, & (opra effo mefle la forma del capitello Dorico, per l'impoppa dell arco . L'alt e {{a fua fu quanto lagrotfeZ&a di una colonna nella parte dtfopra. Dipoi [opra le dette colonne ni colloco le altre minor colonne, mettendo [opra elle IzArchitraueJ fregio puluinato,®' la cornice. L'al- tera del tutto fu la quarta par te dell'altezZa dima colonna Et coli di quelli fragmenticompofe la prefente porta. Il quale accidente potrebbe accadere all'oArchitettore un qualche gior-

no.

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fSutfla porta e tutta Dorica pur a: ma fi potrà arrichire di ornamenti , intagliando li capitelli nel modo r che fi e ueduto in alcuni altri più adietro. 6t cofi nelli mteruallide i triglifi met- temi le teiìe de buoi , &le bacinette , o qualunque altra cofiafi uorràifiguendo la volontà del padrone. <

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Quefta porta e tutta di opera 'Ionica: ma le colonne di efta, per cjjere duplicate fono più gracili di quelle, che difcriue Vi tru- cio. Ada in queflo luogo per le ragioni,ch'io ho detto più adietro, elle non fino da effere biafmafe . lo ho occupato iljregio in tre luoghi . Terchefono alcune perfine, che hanno piacer e diferi* uere affai ,& cofi Àwrfi ; <£Wachi uorrà il fregio fchietto, ti potrà fare.

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Que/!aìtutta(printhia. Lejùe colonne per effere binate, come ho detto delle altre , fono in altera dieci groffez^zj ,& rnezjo : ma chi lefcanellara fi moftr eranno di maggior groffeT- %a, per le ragioni dette più adietro. Etlaportafara più richa. Et ben che quefie colonne appaino ejferne parte nel muro,fi po- trà nondimeno farle di tutta rotondità , Emettendo di dr ietto le [uè contracolonne pane*

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Qu?Jta porta etutta* lonicha, Lefue colonne fono in alte^ ZJt ottojiametri ; Lefue fcaneìlature, per ejfere due terzjifuo^ ridelfhuro> uogliono effere fediti, & otto fi nafcondeno nelmù* ro, che fono uentiquattro. li capitello e più richó di quello , che defcriueVitruuio* <*7l4a perche fiapiùgrato all'occhio , io gli ho aggionto quel fregio fitto ìuuouolo. ^Perche de firn ili ne%ji uedutogran numero di antichi. 6t felpadrone della cafanonfi curerà di mettere molte lettere fopra la fua porta , potrà fare córrere lacornice&ilfregio, doue l'opera farà più perfetta.

4*

'Benché lafeptìmaportapaìafimile à quefla, quanto alle co- lonne: che tutte fono Ioniche: nondimeno queHa prefente è mol- to diuerfa dall'altre . Le colonne di quejla fono alte noue parti, & meXo: &fono due ferini fuor a del muro. Et anco chi le uorrà di tutto tondo con le fue colonne piane , l'opera bara magior prefentia: & li fronti (pici fopr a effe torneranno meglio, rima- nendo la par te di me^ofopra iluiuo del fregio;

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Quefta ha dell' aY co trionfale: nondimeno 'ella potrà Cernire per la porta di un Tempio [acro, per ejferuifei luoghi da me te mi diuer fatue 3 olir a la par te di me%o [opra ejfa , doue fi f aria una hifloria di baffo rilieuo: et e tutta Corinthia. Lefue colonne fono di altezJ^a dieci partii mez^o y &chi lefcanellara dimo- reranno maior grojjezj&a^per le ragioni antedette.

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Quefta e tutta Corinthia . Le colonne di effafono dieci dia- metri in altez%a,& pojfono efere dueterlifuoradeUnuro,et anco di tutto tondo con le [uè contracolonne piane. Se quella fa- rà a una e afa , l'andito della quale babbi a bifogno di luce, & fi. milmente a una Chiefia , la fine fra [opra ejfa fermrà : & non hauendo bifiogno di luce, fi metterà una hifioria nel luogo mede- fimo.

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QueUa e pur Qorinthia 9 come l'altra, ma diuerfa difoma, & di opera ancora . Le colonne della quale fono dieci diametri & mez.0 , &/ono due ter^i fuori del muro . Le due mez^e co- lonne dalli lati la arrichirono affai nondimeno fi potè far e (erila effe. Et chi non uorrà quelle riquadrature difopra,lafcierà cor- rere l 'opera, & farà più perfetta. Et benché li buoni antichi non hanno u(ato di cingere le colonne per il trauerfo , ma fempre le hanno fcanellat e da baffo a alto, nondimeno io piglio tale li e en- fia dalle colonne Hierofolimitane le quali erano al portico di Salamone .

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Ter laporta di un Tempio tjuefia potrà feruire y doue ci fono luoghi per immagini fS 'per 'bafii rilieui, & per pietre fine, & co fimile . L'opera e tutta Ionica. Le colonne da baffo fono due terz,i fuori del muro,et fono in alte&z^a noue parti. Quelle di fiopra fono piane, & di baffo rilieuo. Et ancora quefta potria feruire per uno arco trionfale^ rifonderla bene.

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accadrà tal udita alìoArchitettore di uolerfare una por- tala largheZjZ>a della quale fa piedi x. et l'alt ezj^apiedixx ma harà alcune colonne di minor ali te^Ja , che la meta della por- taiuolendofi fruire d'effe colonne potrà fare l'impofla dell'arco fopra le colonne di tanta altera, quanto la quinta parte di una colonna, et fua cornice et, fregio puluinato/J? slr chi traue,i5 fòt toeffe colonne metterà uno piedi fallo, che pofi (u la foglia de fa porta . U alt eZjZj>a del pie dift allo far a piedi iti. onde ix. L'ai- tez^z^a della colonna farà pie di ix onde itj. l(tArchitraue,il fre- gio^ la cornice foprale colonne farà piedi tj che fono in tutto piedi xv. & meZjO cerchio , che faranno xx piedi. Si matterà nel meZjO dell'arco una menfùla di un piedi & dieci onde, & fo- pra le colonne tonde fi metteranno colonne piane. La fua altezs- %a farà pie di vj. (fonde die esponendo [opra effe l'dArchìtraue, fregi o,& cornice . L'altera del tutto farà la quarta parte mi- nor di quella difotto : & quefla potràjermre perla porta di un cTempio>comeìaltraquia canto.

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Quella fi potrà dire Corimhia,per ejferui intagliato una

larghezj&a . La front e di una menfola [ara quanto lapilaflra- ta. Lo fpat io frale due menfole farà quanto una menfola. LaU tezx>a delfregiofarà la quarta parte più della pilajìrata,cbc farà ilfupercilio . L'aitila della cornice fra quarto il fuper- cilio , 0* iottaua parte di più . Li altri ornamenti fono fatti 4 beneplacito detthuomo. -,>.

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Quella porta e Dorica , ma un foco li cent io fa , per cagione del rifatto , che fa [<±Architraue, fregio , & la cornice . t£Ma aueflo e ben ne cedano per cagione delle due me\e colonne piane, le quali (oflengono l'Architraue. £t queflo e flato per amchire laporta dalli latitf anco di [opra . Perciò che l apertura della porta non è molto grande. J^Qondimeno il padrone uorrà la fua porta ri eh a di ornamento dalli lati , & da alto ancora . Et Ce II entrata di quella e afa harà bifogno di luce (come e da credere ) la fineflr a di fopra porgerà luce alt andito, & farà or- namento fopr a la porta. M

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^itrouandofuno architettore due belle colonne ordine Qompofto, l'altera di eia faina farà piedi xij. & farà la (uà, groffezS{a l'undecima parte della fua altera , & cofa ( nel ite- ro ) un poco licentiofetta . Nondimeno è per la fua belle&z^a, fianco per la necefità , egli fene uorrà fruire per ornare una porta, la largherà della quale farà piedi 'viij.per lo meno : & uorrà ancora che detta porta fa richa di ornamenti . Se quella porta harà a comjpondere alle colonne x bifognerà chefia di quella altezza , che e conceduta communemente , cioè di due quadri, doue che (otto effe colonne bi fognerà lipiedi!hi!li;L>alte7c %a de quelli farà piedi uij. & me%o, che farà in tutta l'altera piedi xvj & me\o,$n (òtto l> Architraue. oTIde^o piede farà l'arco 0 cofil'alteT^a della porta farà piedi xvj. Sopra le co- lonne fi metterà l<tArchitraue,iljregio& la cornice . L'alte^ T^a del tutto farà la quarta parte della colonna con le bafe , & il capitello,facendo iljrontiJpicio,comefuedè , ornato . Et aciò che la por t afta bene ornata ( come ho detto di [opra ) fi metterà le [uè contracolonne piane dietro le tonde , duplicando effe colon- ne piane, & mettendoti dellì nicchi fra effe , come fi de nella pianta qui fotto.

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Quefla porta e ingran parte fmile alla pajjata , al meno di inuentione conforme allapiantaima e differente di (pecie, &di mifure: di ftecie perche le colonne , & altri ornamenti fino Co- rwthij. 'Di mifure, quefte colonne fono inaltezS{a dieci gr ofj rfL Z>e,&me&o3oltra che quella ha il frontismo J& li finiffeiet que fìa tiene [opra uno ordine battardo,doue accadendo [opra efja porta alcuna hittoria, o gran numero dilettere y uifara luogo, et farà diuerfa dall'altra in alcune parti:

*Per compire il numero delle uenti porte regolari, Sbatten- done fatto di tante forti, ch'io era fianco hormai , ho pur uoluto farne una, la quale fi fofii conofcere diuerfa dalle altre , la qua- le e tutta di opera (ompofita . La largherà di quefiafarà effempiogratia ) piedi dieci, & in altera piedi uenti. Qiafcu- napilaflratafarà un piede . La fronte di una colonna far a pie- di). &meXo . L intercolonnio far aper una colonna & mez^o. Vaitela dell'oArchitrauefarà la fefta parte meno della colon na. oAltro tanto ilfregio,& altro tanto la cornice. Li capi- telli de menfoloni fono membri della cornice >né quali per più ornamento uifono quelle foglie intagliate. La elleuatione di mezjofark un quadro perfetto, dico fra le colonne, lequali co- lonne far anno al diritto de menfoloni tornando poi ilrimanen- t e, come fi de. £t quifmffe il numero delie porti tutte uariate.

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